Corso Formazione Specifica in Medicina Generale
Il Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale (CFSMG), disciplinato in Italia dal titolo IV del D. Lgs. 368/99 e ss.mm., consente di acquisire il diploma per esercitare l’attività di Medico di Medicina Generale (MMG).
L’obiettivo è la formazione di un professionista capace di operare nell’ambito delle Cure Primarie, con le caratteristiche peculiari e specifiche identificate da Wonca (World Family Doctors Caring for People) già dal 2002: “Medicina Generale come disciplina accademica e scientifica, con propri contenuti educativi, di ricerca, una propria attività clinica basata sulle prove, e una specialità clinica orientata alle cure primarie”. A partire dalla nascita della figura del MMG (L.833/78, istitutiva del SSN), per diversi anni non è stato richiesto alcun percorso formativo specifico per accedere alla convenzione con il SSN, e di fatto i MMG hanno dovuto esercitare una professione per la quale non erano stati minimamente formati: una professione che prescinde dalle specificità d’organo, come avviene per la maggior parte delle specializzazioni, ma che richiede la capacità di gestire problemi complessi, che contengono in sé elementi clinici, relazionali e sociali, in proporzioni variabili da caso a caso, con peculiari caratteristiche di autonomia rispetto alle branche specialistiche con cui non deve entrare in conflitto, ma in un rapporto di efficace collaborazione.
Al MMG è richiesta la capacità di agire all’interno delle grandi aree operative rappresentate dalle competenze cliniche, dalla capacità comunicativa con i pazienti e dalle capacità gestionali del proprio ambulatorio. Deve essere in grado di gestire le Cure Primarie secondo un modello centrato sulla persona, più che sulle specifiche malattie, applicando uno specifico metodo di “problem solving”, che tenga conto di un approccio integrato alle problematiche di salute, e che applichi un modello olistico e allo stesso tempo attento alle problematiche relative alle comunità al cui interno i pazienti vivono.
Di fatto il MMG è colui che accompagna il paziente per lunghi tratti della propria vita (non di rado per diversi decenni fino al decesso, spesso a partire dalla nascita), ne gestisce direttamente le patologie al primo livello o nella loro cronicità, ne media il passaggio al livello specialistico, supervisionandone il decorso: spesso viene chiamato in causa dal paziente per problematiche non strettamente sanitarie, proprie o dei familiari, visto il forte legame fiduciario che si viene ad instaurare negli anni. Bisogna infine considerarne il ruolo all’interno del SSN, indispensabile per garantirne il corretto funzionamento, tenendo conto delle richieste dell'utenza in continuo e crescente aumento e delle risorse umane ed economiche del SSN, non illimitate.
Tutto ciò definisce la complessità della MG come attività specialistica nel campo delle Cure Primarie, e determina la necessità di un percorso formativo che porti ad una adeguata preparazione per tutte le competenze previste all’interno della disciplina. In Toscana la prima edizione del Tirocinio teorico-pratico biennale in MG (in attuazione della Direttiva CEE n. 86/457 relativa alla formazione specifica in MG, attraverso la quale la Comunità Europea intendeva favorire la libera circolazione dei professionisti in Europa garantendo adeguati standard di formazione professionale per il reciproco riconoscimento dei diplomi tra gli Stati membri) risale al biennio 1991-92: dal 2003 il Corso diventa di durata triennale e acquisisce l’attuale definizione di CFSMG. Le Regioni emanano, di norma ogni anno, i bandi di concorso per l’ammissione al CFSMG sulla base del fabbisogno individuato. L’art. 24 del D. Lgs. 368/99 e smi, prevede che il diploma si consegua a seguito di un corso della durata di tre anni.